gototopgototop


 

      La Voce dei Protagonisti        

 

Monte Megna

 

Ore 5, prima sveglia, apro gli occhi, 02 il gruppo alla partenza-ma non ho la forza di alzarmi,aspetto la seconda sveglia, quella delle 5:10.

Devo alzarmi altrimenti faccio tardi e non arrivo in tempo per l'appuntamento delle 7 in via Sassetti. Mi accorgo fin dal principio che c'è un silenzio tombale, è ancora buio per via del cambio dall'ora solare a quella legale, forse proprio per questo motivo c'è una quiete irreale. Guardo fuori dalla finestra e la giornata si preannuncia serena, sui monti non c'è neve ed è da molto tempo che fa un clima secco. Controllo le ultime cose nello zaino, pronto dalla sera prima, poi preparo il caffè da condividere in vetta per il pranzo al sacco, e via verso il metrò. Il silenzio si interrompe alla chiusura del portone del palazzo e i passi con gli scarponi si distinguono bene, ma velocemente mi allontano e la calma torna sovrana nella via. Nel metrò riprende la solita vita indaffarata e la gente numerosa muove verso il lavoro...

A Sassetti incontro Italo ed insieme aspettiamo il pullman che ci porterà alla meta.

DSCN3540-L'attesa gita di inizio primavera prende avvio da Maisano, frazione di Valbrona, con la foto di rito davanti all’Oratorio di S. Rocco. Ci accompagna la guida Barbara, che ci illustrerà gli aspetti naturalistici del territorio. Percorriamo alcune stradine e svoltiamo in via della Fontana, che ci conduce, appunto, alla Fontana di S. Carlo e al lavatoio adiacente, alimentati da una sorgente perenne. Le vasche sono costituite da parti di antichi sarcofagi, i massi avelli, ricavati dalle rocce granitiche dei massi erratici. Durante il nostro percorso, all’Alpe di Monte, avremo occasione di osservare un grande masso erratico, lì abbandonato nel Quaternario dal ghiacciaio dell’Adda. Attraverso una zona boschiva, dove sono presenti faggi e castagni secolari -testimonianza della Selva che, in tempi non lontani, era la principale fonte di sostentamento per la popolazione locale - il sentiero ci conduce all’Alpe Prezzapino, con una vista magnifica sulle Grigne. 24 alla vetta del monte megna-Proseguiamo nel bosco, con scorci sul lago di Como, fino al laghetto di Crezzo, un piccolo stagno colonizzato dalla cannuccia di palude. Poco dopo giungiamo al monumento agli Alpini (foto-ricordo di gruppo!) e saliamo con il sentiero della Via Crucis verso la nostra meta. Usciamo dal bosco e camminiamo sulla dorsale. In pochi minuti raggiungiamo la cima del Monte Megna, m 1049 con la sua grande croce. Il panorama è strepitoso, lo sguardo segue il profilo delle belle Prealpi lariane con il Monte San Primo, le Grigne, il Resegone, i Corni di Canzo. Dopo la sosta per il picnic, ci aspetta una lunga discesa verso Maisano, dove termina la nostra escursione.

Qualcuno di noi tornerà in questi luoghi per la castagnata autunnale.

 

{Stefano R. e Paola Sira C.: Monte Megna, 27.3.2022}