Un'architettura sostenibile
Giovanna FERIOLI, marzo 2011
Le tradizioni dei paesi della valle dello Stura
Uno Zoom sul territorio piemontese per farne la conoscenza.
Il comprensorio GAL racchiude le valli di Lanzo, Gerola e Casternone, si estende dall'arco alpino fino alla pedemontana confinante con il Parco Regionale della Mandria.
Germagnano, Traves, Pessinetto, Mezzenile, Ceres sono le localita' che si sgranano lungo il fiume Stura prima della biforcazione dello Stura di Val di Ala e lo Stura della Val Grande.
Il territorio si distingue per la presenza di tipici paesaggi alpini di alta o media montagna mentre nella parte inferiore tende a prevalere la conformazione territoriale fluviale, cosi' gli agglomerati urbani si configurano a valle con costruzioni a piu' piani con balconate e poggioli e nei boschi in piccole costruzioni spesso costituite da un unico spazio.
Sino qui nulla di straordinario anzi direi pleonastico ma cio' che mi ha colpito nell'incontro con i paesi di questo territorio e' una identita' nascosta schiva e un po' vergognosa della tradizione costruttiva locale.
Le costruzioni sono ordinatamente intonacate, i poggioli rigorosamente sottolineati da ringhiere sobrie in ferro di presenza artigiana valligiana e escludendo i tetti che spesso sono in lastre in pietra, il legno e la pietra restano occultati negli involucri gelosi delle costruzioni, i colori sono cauti in attesa che l'impatto del verde ne esalti naturalmente la presenza.
A volte la tradizione del ferro si esprime in garbati tocchi falsamente pittoreschi che arredano alcuni angoli delle localita'.
Bisogna proprio cercare con attenzione nei paesi per rintracciare cio' che in questo ambito ha mantenuto il suo rigore storico, dove pietra , legno e ferro si accostano spontaneamente in giochi intriganti e suggestivi.
Anche Ceres conserva una piccola zona (rossa) tipica molto gustosa che mi auguro sia inserita in progetti di recupero come la regione Piemonte promuove e come gli studi delle universita' propongono.
Lo sapevate che
L'architettura montana costituisce senza alcun dubbio un modello del tutto attuale di architettura sostenibile: i materiali che utilizza sono spesso ricavati dalle risorse naturali rendendo le costruzioni montane sempre rispettose dell'ambiente e in forte organicita' e sinergia con il contesto naturale e paesaggistico.
Un modello ideale di sostenibilita' che integra gli "aspetti-problemi"
ambientali con quelli economici, tecnologici e sociali, e partendo da questi
presupposti determina risultati di rilevante valore estetico.
Giovanna FERIOLI, marzo 2011
Il presente articolo e' correlato all'escursione "Rupe di S. Cristina" del 27 marzo 2011