Login
Foto Gallery
Chi è OnLine
11 visitatori onlineStatistiche
Utenti : 2954Contenuti : 302
Link web : 6
Tot. visite contenuti : 878156
La Voce dei Protagonisti
Settimana Alpina: Sampeyre
"Sulle dentate scintillanti vette
salta il camoscio, tuona la valanga
dai ghiacci immani rotolando
per le selve scroscianti:...
--------------------------------------------
Salve Piemonte! A Te con melodia
mesta da lungi risonante, come
gli epici canti del Tuo popol bravo
scendono i fiumi...
Ci ritroviamo in 27 amici iscritti al "Sentiero" fra le cime maestose del Piemonte celebrate da Giosue' Carducci e precisamente a Sampeyre, sotto il Monviso dal quale nasce il Po, per trascorrere una settimana dedicata ad impegnative e piacevoli escursioni.
Soggiorniamo al confortevole Hotel Monte Nebin, circondato da un lussureggiante parco, dove fruiamo di un ottimo trattamento.
Il primo giorno sia il gruppo A che il B partendo da Pontechianale - Castello (m 1608) raggiungono il rifugio Bagnour, situato a m 2017 di altezza, dove si possono ammirare due minuscoli "laghetti"; gli alpinisti piu' esperti, gli appartenenti al gruppo A, tentano di raggiungere la Rocca Jarea a m 2756, ma una pietraia di grosse proporzioni ostacola il cammino e rende praticamente impossibile raggiungere la vetta rispettando i tempi per il rientro in albergo, nostra base in questi giorni.
Il giorno seguente, lunedi', si parte da Pontechianale-Maddalena per salire al Colle e alla Punta della Battagliola, ottimo punto panoramico sulle montagne circostanti, il cui nome rievoca uno scontro armato avvenuto nel 1744 tra soldati sabaudi e franco-spagnoli. Dalla vetta verso nord-est si puu' ammirare il versante sud del Monviso.
Il gruppo A ha l'obiettivo di raggiungere il Monte Pietralunga, il cui sentiero e' abbastanza impervio anche se alcune corde fisse facilitano l'attraversamento di una specie di canale.
Il terzo giorno della nostra "settimana alpinistica" si parte da Sant'Anna di Bellino: la prima meta designata sono le grange, termine occitano usato per designare le baite, dell'Autaret , il gruppo A dovrebbe poi raggiungere la cima del Monte Bellino a m 2942, ma fin dal mattino il cielo appare nuvoloso e più tardi sopraggiunge un vento impetuoso che impedisce anche ai più volonterosi di proseguire.
Il mercoledì il programma prevede di raggiungere il Rifugio Vallanta a m 2450 di altitudine: partendo da Ponte Chianale � Castello si costeggia tra boschi e verdi prati l'omonimo torrente raggiungendo le Grange del Rio, situate su un dosso in posizione panoramica. Si prosegue ancora e si arriva alle Grange del Gias d'Ajaute, si attraversa il torrente su un ponticello, si raggiunge poi un grande pianoro, si percorrono infine le ultime balze e di qui in pochi istanti si giunge all'agognata meta, ossia al suddetto rifugio.
Con mia gioia e stupore arrivo anch'io al rifugio Vallanta, ho percorso m 842 di dislivello! La sera ricevo perfino i complimenti dagli amici piu' esperti: non mi sembra vero.
Ovviamente il gruppo A non si accontenta e prosegue per il Passo Vallalta a circa m 2800.
Giovedi' ci rechiamo in automobile al Colle dell'Agnello, meta ambita dei ciclisti, la cui cima raggiunge m 2803 di altezza e dove in questi ultimi anni e' passato diverse volte il "Giro d'Italia"; ci fermiamo al passo per scattare alcune fotografie, scendendo poi dal versante francese fino al Rifugio dell'Agnello (m 2580).
Qui percorriamo il sentiero che conduce al Col de Chamoussi�re a quota m 2884; il gruppo A raggiunge poi la cima del Pic de Camaratran, dalla cui vetta, situata a m 3035 di altezza, si puo' godere una vista incantevole.
La gita prevista per venerdi' al Pelvo d'Elva viene soppressa perche' occorrerebbe troppo tempo per percorrere in auto il tragitto da Sampeyre all'omonimo colle e poi al Colle della Bicocca, dato che quest'ultimo tratto di strada sterrata rallenterebbe molto la velocità delle auto con conseguente riduzione del tempo da dedicare alla gita.
Si formano allora due gruppi che optano per due diversi itinerari.
Il primo decide di rifare e completare la gita del martedi' al Monte Bellino, l'altro opta per una delle gite alternative, quella dei laghi che prevede di partire da Ponte Chianale, arrivando al lago Blu
(m 2533), al lago Nero (m 2591), al lago Longet (m 2635) e ai laghi Bes (m 2649).
Entrambi i gruppi quando si ritrovano prima di cena per la fotografia ricordo si dichiarano soddisfatti della loro scelta.
Il sabato, giorno della partenza e dei saluti, ritemprati dalla settimana trascorsa tra le alte cime e i verdeggianti pascoli, ci ripromettiamo di rivederci alla "Due giorni" in Val di Fassa nelle ridenti e notissime Dolomiti.
{Lucilla Macchi: 23-30.8.2014}